Io e la mia ex ragazza abbiamo dipinto insieme questo quadro.
La nostra relazione era destinata a finire: un conto alla rovescia segnato dal giorno in cui avrei lasciato la nostra città.
Questo quadro è nato così, come un gioco triste, un promemoria silenzioso appeso sopra il nostro letto.
Ci ricordava, ogni giorno, l’inevitabilità di ciò che stavamo vivendo.
La scorsa estate nella mia cantina mi è capitato di imbattermi di nuovo in quel monito, la cui gravità è stata rinchiusa in uno scatolone.
È sorta in me una riflessione: cosa mi è rimasto di quell’ultimo giorno? Dell’ultimo gesto, l’ultima parola, l’ultimo respiro.
A volte, come in quel caso, nemmeno l’ultima parola riesce a chiudere il cerchio.
Rimane un vuoto, un forte senso di incompiutezza che mi perseguita.
“E se non mi avesse detto tutto?”