KEY-WORDS
Memoria
Spettro
Sensazioni
Messaggero di luce o dannazione
Personificazione
Raggi della luna
L'ora del fuoco e dello zolfo
Segreti
Ricordo
Incisione
Morte
Tocchiamo continuamente e siamo costantemente toccati a nostra volta. Riceviamo consistenza, forma, peso, temperatura, intensità, atti - e ciò che riceviamo plasma il nostro essere e il nostro mondo. Il vero senso di reciprocità è che mentre possiamo guardare senza essere guardati a nostra volta, non possiamo toccare senza essere toccati a nostra volta. 1 I nostri elettroni danzano una coreografia invisibile e le "cose" e le "non cose" impercettibili che ci circondano sono in perpetuo dialogo molecolare con noi. Le rocce ci toccano, le piante ci toccano, i microbi ci toccano. Questo è il nostro primo promemoria del fatto che stiamo ricevendo, siamo curati da e inestricabilmente in collaborazione con gli altri, indipendentemente dal fatto che la nostra attenzione sia dedicata o meno a questo.
Il raggio verde è un raro fenomeno ottico che si può osservare nell'ultimo o nel primo raggio di sole, in particolari condizioni atmosferiche, su un orizzonte lontano. La curvatura e la diffrazione dello spettro luminoso permettono una chiara percezione dei toni verdi.Secondo una leggenda scozzese, chiunque abbia visto questo fenomeno, ottiene un'illuminazione emotiva. Questa narrazione ha acquisito molte forme diverse, come nelle opere di Jules Verne e di Eric Rohmer, in cui viene tradotta in storie d'amore.Tuttavia, la maggior parte dei resoconti scientifici parla di lunghi periodi di attesa e di attenta osservazione per poter assistere al raggio verde, con l'eccezione del navigatore portoghese Gago Coutinho, che riferì di averlo potuto osservare ripetutamente alla luce di un faro lontano, inducendone la demistificazione.
SCENA QUARTA
Entrano Amleto, Orazio e Marcello.
AMLETO
Quest'aria morde e taglia, è un freddo cane.
ORAZIO
Un gelo che ti scende nelle ossa.
AMLETO
Che ora è?
ORAZIOManca poco a mezzanotte.
MARCELLO
No, è suonata.
...
Entra lo Spettro
ORAZIO
Signore, arriva!
AMLETO
Angeli, e voi, ministri della grazia,
correte in nostro aiuto!
Messaggero di luce o dannazione,
che tu giunga dal cielo o dall’inferno, ,
che il tuo scopo sia il sangue o la pietà,
tu vieni in un aspetto irrecusabile,
e io ti parlerò. Ti chiamerò
Amleto, padre, re di Danimarca.
Ma rispondimi, sciogli il tuo mistero.
Dimmi: perché il tuo corpo benedetto,
deposto nella bara, si è levato
e ha strappato il sudario? Chi ha forzato
la pesante mandibola di marmo
della tua tomba, dove ti ho lasciato
che riposavi, quieto, e ti ha sputato
ancora tra di noi? E che significa
questo assetto di guerra? Perché spargi
orrore nella notte? perché torni
ai raggi della luna? perché imponi
a noi, poveri nani, a noi, tremanti
zimbelli di natura, dei pensieri
a cui la nostra mente non arriva?
Perché? che prova è? che cosa vuoi?
Lo Spettro fa un segno.
ORAZIO
Ti fa segno di andare via con lui,
come volesse dirti qualche cosa,
ma a te solo.
AMLETO
Ha fatto un altro segno, hai visto?Io vado.
....
ORAZIO
Rinuncia! Non andare.
AMLETOIl mio destino
mi sta chiamando! E fa piú dure e forti
le mie vene dei nervi di un leone.
Ecco il segno. Per favore, signori.
Perdio! Faccio due spettri anche di voi!
Ho detto via. A me e a te, ti seguo.
Exeunt lo Spettro e Amleto.
ORAZIO
Il delirio lo ha reso pronto a tutto.
...
SCENAQUINTA
Entrano lo Spettro e Amleto.
AMLETO
Dove mi porti? Parla. Io non proseguo.
SPETTRO
Ascolta.
AMLETO Ascolto.
SPETTROE quasi la mia ora,
l’ora del fuoco e dello zolfo. Il mio
Supplizio mi reclama.
AMLETOTi compiango.
SPETTRO
Niente pietà. Presta attenzione, invece,
a quello che dirò.
AMLETOIo sono pronto.
SPETTRO
A vendicarmi, quando avrai udito?
AMLETO
Cosa?
SPETTRO
Costretto a errare quando è notte fonda,
e confinato il giorno dentro il fuoco
finchè non siano arse e consumate
tutte le colpe che ho commesso in vita,
io sono, Amleto,
lo spirito di tuo padre.
Se non fosse proibito rivelare
tutti i segreti della mia prigione,
sentiresti una storia la cui nota
più innocente farebbe sanguinare
la tue giovane anima, gelare
la tua vita, schizzare i tuoi due occhi
come stelle svitate dalle sfere,
e di quei vaghi riccioli che porti
composti in tante onde ne farebbe,
capello per capello, dritti in testa,
gli irti aghi di un istrice infuriato.
Ma tu hai orecchie di carne, occhi e orecchie
fatte di carne e sangue, e non si può
riprodurre l’eterno in miniatura.
Dunque ascoltami. Ascoltami. Oh,ascoltami !
Se ti è caro il ricordo di tuo padre -
AMLETO
Oh, Dio!
SPETTRO
Vendica il mio assassinio scellerato.
AMLETO
Assassinio?
SPETTRO
Assassinio perverso, il più perverso.
Assassinio perverso e disumano.
AMULETO
Presto, parlami, e io sarò più rapido
di una frase d’amore e del pensiero.
Volerò a vendicarti.
SPETTROSi,ti vedo
preparato. Se non ti commuovessi,
del resto, tu saresti piú indolente
e torpido delle alghe che marciscono
sulle rive del Lete. Apri le orecchie.
...
...
Presto, addio.
La lucciola segnala che è già l’alba,
il suo labile fuoco è un po' più pallido.
Addio, addio. Ricordati di me.
AMLETO
Eserciti del cielo! Terra! E cosa,
cosa d’altro? L'inferno? Cosa? Càlmati,
mio cuore, càlmati, e voi, nervi,
non invecchiate subito, tenetemi
forte, forte. Ricordarmi di te?
Povero spettro! Si, finché ci sia memoria,
in questo dissacrato globo.
Ricordarmi di te? Oh,dalle pagine
della memoria toglierò i ricordi
più amabili e più futili, le massime
dei libri, ogni impressione, ogni sapere
annotato e copiato dallo studio
e dalla gioventù: solo le tue parole
non mischiate a materia più vile
voglio nel libro e nel quaderno - sì,
perdio! del mio cervello.
....
(scrive)
«Addio, addio,
ricordati di me». Ecco che cosa
incido sullo scudo. Te lo giuro.
Sebbene la diffrazione sia generalmente sostenuta come un effetto ottico prodotto quando le onde luminose si contano tra loro e/o si muovono attraverso o intorno a un oggetto fisico, può anche essere considerata in senso epistemico. Come esprimono Haraway e Barad, la diffrazione è un significato che permette di ricondurre gli effetti o i risultati ai dispositivi che li hanno prodotti. In questa accezione, la diffrazione offre un contrappunto alle forme di analisi più lineari: "Mentre la metafora della riflessione riflette i temi del rispecchiamento e delle somiglianze, la diffrazione è commercializzata dai modelli di differenza" (Barad 2007: 72). Come la diffrazione ottica, che genera schemi di interferenza visibili (come quelli di un DVD), gli schemi di diffrazione epistemica "registrano la storia dell'interazione, dell'interferenza, del rinforzo, della differenza [...] [fornendo] una tecnologia narrativa, grafica, psicologica, spirituale e politica per creare significati conseguenti" (Haraway 1997: 273).
Sheung Yiu enfatizza l'intersezione tra tecnologia e arte, evidenziando la capacità di percepire e interpretare immagini significative da punti dati apparentemente insignificanti.
Lavoro di ricerca che mette in discussione concetti come la verità, l'obiettività e la rappresentazione, suggerendo che la percezione della realtà sia soggettiva e mediata dalle tecnologie e dalle pratiche di rappresentazione.
Il concetto di memoria e tracce è fondamentale nel lavoro di Lucia D'Errico poiché si concentra sulla creazione di nuove tracce di memoria sonora attraverso l'interpretazione musicale. Tradizionalmente, l'interpretazione musicale è stata vista come un'attività che cerca di riprodurre fedelmente l'opera originale, cercando di mantenere viva la memoria delle composizioni passate. Tuttavia, D'Errico propone un'approccio diverso, in cui la performance diventa un'opportunità per creare nuove tracce di memoria sonora che sfidano le convenzioni esistenti. Attraverso la sua metodologia Powers of Divergence, D'Errico suggerisce che la performance musicale possa essere un atto creativo e critico in cui le tracce di memoria vengono costantemente rielaborate e reinterpretate. Invece di vedere la partitura come un testo sacro da seguire fedelmente, D'Errico invita gli esecutori a esplorare le potenzialità creative della performance, utilizzando la memoria come base per creare nuove interpretazioni e significati musicali. In questo contesto, le tracce di memoria diventano flessibili e mutevoli, adattandosi alle esigenze e alle intenzioni dell'interprete. La performance diventa un luogo in cui le tracce di memoria possono essere esplorate, sfidate e reinventate, dando vita a nuove prospettive e approcci all'opera musicale. Inoltre, D'Errico esplora il concetto di tracce di memoria non solo nel contesto della performance dal vivo, ma anche attraverso l'uso di registrazioni elettroniche e altre tecnologie. Questo amplifica ulteriormente la portata delle tracce di memoria, consentendo agli esecutori di esplorare nuove dimensioni del suono e della performance attraverso l'uso creativo della tecnologia.