Un'immagine accecante dove il corpo
diventa un elemento plastico, pittorico.
Completamente decontestualizzato.
Il cui tentativo potrebbe essere proprio quello di ritrovare un panorama d'origine.
IN FOTOGRAFIA
L'esposizione è legata al tempo ovvero a l’intervallo di durata in cui si apre l’otturatore della macchina; si determina grossolanamente con tabelle di posa, più esattamente, con gli esposimetri; se si espone più o meno del necessario si ha sovraesposizione o sottoesposizione, rispettivamente.
COSTUME / AGENT
Poncho antipioggia
con stampata all'interno un'immagine.
Da indossare durante il lavoro.
Il materiale plastico produce rumore.
Questa performance di danza contemporanea è un’indagine sulla relazione tra corpo e immagine, nel tentativo di comprendere al meglio come una drammaturgia fisica possa generare una coreografia transmediale e come essa possa essere alimentata dai nuovi media.
Un corpo comune a tratti smarrito che ricerca e che si interroga sulla propria identità.
Un corpo trasfigurato in chiave simbolica, a volte avvicinato al dato inorganico o rappresentato come icona, un corpo che diventa un sistema di segni o che, al contrario, viene colpito, marchiato e condizionato da elementi esterni.
Un corpo espressivo, sociale, ma anche un corpo disunito, in cui le singole parti sono dotate di significato autonomo e diventano l'oggetto discreto della rappresentazione umana.
L’azione si sviluppa nella realizzazione di un dispositivo scenico nel quale le immagini fotografiche, stampate su diversi materiali, vengono esposte. Il performer attraverso i suoi movimenti interagisce con esse creando un dialogo metaforico, ma per nulla astratto.
Al termine l’azione si supera, la sovraesposizione brucia la parte più sensibile e al performer non resta che sottrarsi alla scena, ma i materiali restano in dialogo consegnando il corpo del lavoro al pubblico.
Che cosa serve dunque all’apparizione, all’evento apparente?
Che cosa serve subito prima che l’apparente si richiuda nella sua sembianza che presumiamo stabile o speriamo definitiva?
(Georges Didi-Huberman, La conoscenza accidentale)
THE IDEA OF YOU è uno studio sull’esposizione.
Lo spazio scenico è concepito come un dispositivo
installativo che si realizza in un processo di
accumulazione visiva di segni. Le immagini
sopravvivono attraverso il movimento del danzatore
per tornare più volte, modificate dall’essere state
abitate dal corpo, a perturbare lo sguardo.
La composizione coreografica genera una dinamica
di relazione instabile di latenze e di risvegli, di
affioramenti e sfocature, in un groviglio di tempi, in
un regime scopico incostante. Il corpo umano, che
genera un’apertura, è lo strumento di attivazione di
un discorso intorno e sull’identità delle immagini.
Questo lavoro nasce dal desiderio di indagare il tema dell’esposizione.
In particolare, l’interesse è quello di approfondire il rapporto tra azione performativa, opera d’arte e spazio espositivo, per comprendere al meglio come queste diverse agency possono influenzarsi reciprocamente senza un ordine gerarchico.
In quest’ottica di corpo espanso si è ragionato sulla modalità di realizzazione installativa e di come poter interagire con le immagini sulla scena.
Uno dei primi riferimenti in questo senso è stato l’artista Erik Kessels che, insieme a Thomas Mailaender, crea Jump Trump. Un’opera installativa dove l’immagine fotografica viene deformata attraverso un’azione diretta da parte dei visitatori.
Le tre immagini utilizzate in scena si rifanno ai principali generi dell’arte figurativa:
paesaggio, ritratto e natura morta.
Quest’ultima viene presentata in una forma più concettuale ovvero attraverso un corpo testuale. Una composizione, in forma di elenco, che nasce da una riflessione su quegli oggetti che rimango quando la persona alla quali sono collegati è assente. Ricordi, ma anche elementi di grado di evocare l’idea (the idea of… ) di una persona che non conosciamo.
ESPORRE
Mettere in mostra, esibire, mostrare, presentare.
Descrivere, dichiarare, narrare, raccontare, riferire, riportare, informare.
Rendere palese: e. il proprio pensiero ≈ esprimere, esternare, illustrare, manifestare, spiegare
[di materiale fotografico] impressionare
IN ANTROPOLOGIA
Sepoltura per e. Complesso di usanze funerarie (dette anche e. in assoluto), consistenti nella semplice deposizione della salma sul terreno (abbandono), oppure nella deposizione o lancio in mare, corsi d’acqua ecc. (immersione), o infine nella collocazione del cadavere, avvolto o no in un sudario, deposto o no entro una bara, su apposita piattaforma rialzata dal suolo (sopraelevazione).
THE IDEA OF YOU - primo studio
Ideazione, coreografia e performance Francesco Collavino
Musica e Sound designer Andrea Gianessi
Artistic advisor Alessia Prati
Nell’ambito CARNE focus di drammaturgia fisica
Produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
In collaborazione con Fisiko! Festival internazionale di azioni cattive / Fuori Luogo
Durata primo studio 25min.
REALIZZARE
attuare, concretizzare, eseguire, mettere in pratica, porre in atto
(o in essere), [riferito a un sogno e sim.] avverare.
b. [dare luogo alla creazione o al compimento di qualcosa:
r. un'opera] ≈ compiere, creare, eseguire, fare, porre in essere,
produrre, [riferito a un edificio e sim.] costruire, [riferito a un film] girare.
Rendersi conto. (attraverso il fare)
OCCHIALI
FIAMMIFERI
CONCHIGLIE
ORECCHINO
SCONTRINO
CONCHIGLIE
PROFUMO
BOTTONE
MEDICINE
COLTELLO
BOLLETTA
SPAZZOLA
PILLOLE
GUANTO
PETTINE
LAVANDERIA
CONCHIGLIE
DENTIFRICIO
OCCHIALI
COLTELLO
BOLLETTA