CALL ME WHEN YOU’RE HOME È una frase detta alle soglie di un distacco, è una formula di protezione, è una dichiarazione d’amore che ci accompagna per tutto il viaggio. Tra di noi c’è l’ignoto, uno spazio aperto alle più gelide domande. C’è la paura della perdita e l’entusiasmo della scoperta nel perenne desiderio di avventura.
Aspettami ed io tornerò.
Aspettami ed io tornerò,
ma aspettami con tutte le tue forze.
Aspettami quando le gialle piogge
ti ispirano tristezza,
aspettami quando infuria la tormenta,
aspettami quando c'è caldo,
quando più non si aspettano gli altri,
obliando tutto ciò che accadde ieri.
Aspettami quando da luoghi lontani
non giungeranno mie lettere,
aspettami quando ne avranno abbastanza
tutti quelli che aspettano con te.
Aspettami ed io tornerò,
non augurare del bene
a tutti coloro che sanno a memoria
che è tempo di dimenticare.
Credano pure mio figlio e mia madre
che io non sono più,
gli amici si stanchino di aspettare
e, stretti intorno al fuoco,
bevano vino amaro
in memoria dell'anima mia...
Aspettami. E non t'affrettare
a bere insieme con loro.
Aspettami ed io tornerò
ad onta di tutte le morti.
E colui che ormai non mi aspettava,
dica che ho avuto fortuna.
Chi non aspettò non può capire
come tu mi abbia salvato
in mezzo al fuoco
con la tua attesa.
Solo noi due conosceremo
come io sia sopravvissuto:
tu hai saputo aspettare semplicemente
come nessun altro.
Kostantini M. Simonov
LA CRISI DEL LINGUAGGIO
Quando in una relazione la comunicazione si interrompe molto spesso questa crisi del linguaggio è determinata dall’angoscia di non essere compresi ovvero nel non riflettersi più nel rapporto con l’altra persona: non c’è più un ritorno.
Avvertiamo quindi il bisogno di identità, di schemi rappresentativi rassicuranti, ma questi sono solo illusori. L’identità che attribuiamo e che indossiamo è una maschera che ci impedisce di accettare le differenze e l’interpretazione si fa sempre più complessa.
Per questo non ci si riconosce più: le due parti non combaciano.
Ogni segno soccombe sotto un significato imposto e la casa comune del linguaggio crolla.
Usciamo dunque dal bosco verso il vuoto della radura dalla quale osservare meglio l’orizzonte delle cose, solo così è possibile comprendere
i fenomeni della natura ontologica
concept words
GRAVITA' / ASSENZA DI PESO
EQUILIBRIO NEUTRO
ACCELERAZIONE
PROCEDURE NOMINALI / EMERGENZA
STAND BY / ATTESA
ORBITE
Space Oddity
A revised version of David Bowie's Space Oddity, recorded by Commander Chris Hadfield on board the International Space Station
separazióne s. f. [dal lat. separatio -onis]. – 1. L’azione di separare e di separarsi, il fatto di venire separato e lo stato di ciò che è separato: la s. del potere spirituale da quello temporale; s. (o divisione) dei poteri, v. divisione, n. 1; la s. centrifuga della panna dal latte; il momento della s. è sempre triste; si sono riuniti dopo lunghi anni di s., ecc. 2. Con accezioni specifiche o partic.: a. In diritto civile: s. personale dei coniugi, istituto che determina un allentamento del vincolo coniugale senza che vi sia lo scioglimento (come nel divorzio): si distingue in s. consensuale e s. giudiziale (con sentenza del giudice, se si constata un’intollerabilità di convivenza tra i coniugi o una situazione che possa recare pregiudizio all’educazione dei figli), e può preludere a una riconciliazione o al divorzio (che non può essere chiesto prima di tre anni dall’inizio della separazione stessa); s. dei beni, convenzione patrimoniale stipulata tra i coniugi in deroga al regime legale di comunione dei beni e in base alla quale ciascun coniuge ha la titolarità esclusiva dei beni acquistati durante il matrimonio. b. In biologia, legge della s., lo stesso che legge della segregazione (v. segregazione, n. 2 a). c. In botanica, tessuto di s., quello che forma lo strato separatore (v. separatore). d. In fotografia, s. dei toni, procedimento usato per produrre effetti speciali: consiste nell’ottenere, con speciali emulsioni a elevatissimo contrasto, da una singola immagine più immagini che riproducono toni di grigio o tonalità cromatiche uniformi e che possono essere poi sovrapposte nella stampa: oggi il procedimento, quando per es. è usato con finalità scientifiche nella fotografia astronomica, viene per lo più attuato tramite elaborazione dell’immagine al calcolatore. e. In marina, con partic. riguardo alla sicurezza della navigazione in zone di mare ristrette o molto trafficate, s. del traffico, schemi di canalizzazione, cioè di separazione delle correnti di traffico, che individuano sulle carte nautiche le rotte obbligatorie (lunghe almeno 12 miglia) che le navi devono seguire per ridurre il più possibile il pericolo di collisione; tali schemi sono stabiliti dalle organizzazioni internazionali per la sicurezza marittima che individuano, ove possibile, un’area centrale di sicurezza non percorribile (ampia almeno 2 miglia e da lasciarsi sempre a sinistra della propria rotta), ai cui lati, su rotte contrapposte, giacciono i canali unidirezionali di scorrimento per la navigazione (ampî ciascuno 3 miglia). f. In matematica, con varî sign.: elemento di s. (o separatore) di due classi contigue, numero maggiore o uguale di tutti i numeri della prima classe e minore o uguale di tutti i numeri della seconda classe; s. delle variabili, metodo per la risoluzione di particolari equazioni differenziali; s. delle radici di un’equazione, determinazione di intervalli in ciascuno dei quali cada una e una sola radice dell’equazione. g. Nella tecnica, l’operazione che si effettua in varî procedimenti industriali o di laboratorio per recuperare prodotti pregiati, o per sottoporre ad analisi determinate sostanze, o per rimuovere sostanze indesiderate. S. meccaniche, quelle caratterizzate dal moto di particelle solide in seno a un fluido (sedimentazione, classificazione, flottazione, centrifugazione) o dal moto di un fluido attraverso uno strato di particelle solide (filtrazione) o dall’impiego di una griglia (fissa o mobile). S. chimico-fisiche (spesso denominate anche operazioni diffusionali in quanto il processo peculiare che avviene in esse è la diffusione materiale), quelle che utilizzano le differenti proprietà chimico-fisiche dei componenti di una miscela: si suddividono in separazioni basate su proprietà termodinamiche (cioè sulla differente ripartizione dei componenti tra due fasi in equilibrio, come accade nel caso della distillazione, adsorbimento, assorbimento, estrazione con solvente, cristallizzazione, essiccamento, scambio ionico, ecc.) e in separazioni basate su proprietà cinetiche (cioè sulla differente velocità con cui i componenti attraversano una membrana, come accade nel caso della dialisi, osmosi inversa, ultrafiltrazione, ecc.); in talune separazioni chimico-fisiche (elettrodialisi, elettroforesi) si utilizzano anche gli effetti separativi dovuti all’applicazione di campi elettrici. S. elettriche o magnetiche, basate essenzialmente sull’effetto di campi elettrici (come accade negli elettrofiltri) oppure magnetici. S. mineraria, denominazione generica e poco usata, in luogo del più com. arricchimento, dell’insieme dei trattamenti cui vengono sottoposte le masse rocciose mineralizzate, dopo l’estrazione, per separare dalla ganga il minerale o i minerali utili, e questi ultimi tra loro.
Vorrei che questo progetto fosse una dichiarazione di amore. Un messaggio in grado di attraversare ogni distanza, per dare un segnale nella speranza di essere ancora insieme nell'immensità dei nostri sentimenti.
A livello coreografico tra i due interpreti non c'è una vera e propria interazione, se non la relazione che si viene a creare tra i loro corpi sospesi in uno spazio comune.
Questi due soli rimangono distinti, ma muovendosi creano un’opera d’insieme, alternando momenti di attesa a sincronismi.
Mission
Questo progetto di ricerca coreografica nasce dall'intento di sperimentare in prima persona il training e le tipologie di allenamento che affrontano gli astronauti nella loro preparazione al volo e il loro soggiorno spaziale. Grazie all’incontro con lo scienziato e astrofisico Mario Benassai ( https://www.altecspace.it/persona/mario-benassai ) in qualità di consulente ci si è subito rivolti verso all’aspetto più personale ed emotivo che gli astronauti vivono durante tutto il periodo lontano da "casa".
Ci si interroga sul senso dell’esplorazione, di scoperta, del distacco, sul significato di ricerca dell’altro e sopratutto di noi stessi.
3D STARS PRINTER
Uno dei compiti principali degli astronauti durante la loro attività in orbita è quello di mantenere funzionanti tutti i componenti della Stazione Spaziale Internazionale.
Le "passeggiate spaziali" sono di fatto dei lavori di manutenzione svolti per rivolvere un problema. Se qualcosa si guasta devono essere in grado di aggiustarlo altrimenti muiono.
Da qui l'idea di utilizzare una macchina che va controllata e che produce stelle che verranno poi utilizzate dai performer come oggetti scenici
il distacco di un affresco, operazione di restauro che si compie o asportando dal tergo della superficie dipinta tutto il supporto guasto, oppure strappando la pittura da questo; il d. di un aeromobile dal suolo, o assol. distacco, il decollo. In medicina: d. della placenta, disinserzione della placenta uterina, che ha luogo fisiologicamente nel parto e patologicamente nel corso della gravidanza; d. della retina, separazione della retina dalla coroide, dovuta a cause traumatiche o morbose. In elettrotecnica, d. della corrente, l’atto con cui si provoca l’interruzione della corrente; d. di un apparecchio (a funzionamento elettrico), la sconnessione di esso dalla linea di alimentazione.
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le mie stelle cadenti
Sarebbe uno spreco, se mi trovassi davanti tutte queste stelle cadenti. Non saprei davvero cosa farmene. Sei sempre stato l’unico desiderio per me, l’unico pensiero. Il primo nome che mi viene in mente quando ti chiedono di pensare a chi ti rende felice. Quando conto le ragioni per cui sono felice, ti conto sempre due volte. Allora, queste stelle le lascio cadere e schiantarsi contro la realtà dei sogni infranti. A me di stella ne basta una sola.
Scrivimi quando arrivi a casa
che nei tragitti da me a te
le strade sono piene di persone
che guidano dei mostri d'acciaio
che vanno avanti tramite combustili fatti
con ossa di animali morti da anni,
rilasciando combustioni e fumi velenosi.
Tu, dunque, scrivimi quando arrivi :
dimmi che il mondo non t'ha fatto male
nelle strade che ci separano,
che ho ancora paura che sbagli
e ne prendi una diversa
da quella che ti porta qui.
Metti che quel coso d'acciaio
che fischia e sbraita e ruggisce
decide di portarti lontano,
mica sono Roma io :
tutte le strade non portano a me,
però che cosa difficile
e bellissima dev'essere
diventare la città dove vivi :
guidi nelle mie strade,
e tutte le vene
portano al mio cuore.
[ Tamura Kafka]